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CHEF A DOMICILIO

Collaboratori domestici e professioni assimilate
Servizi domestici

Roma

Negli ultimi anni anche in Italia si è diffusa sempre più una nuova figura professionale: lo Chef a domicilio. Dal portale dell’Agenzia Stella Cadente si potrà selezionare un professionista che andrà a cucinare direttamente a casa del cliente. Scopriamo allora come diventare chef a domicilio.
In Italia l’attività di chef a domicilio è in fase di sviluppo, ma ha grandi potenzialità se ben gestita e promossa, per diventare una buona opportunità professionale, soprattutto per i cuochi o gli chef che non riescono ad aprire un locale o che semplicemente preferiscono dedicarsi con passione e professionalità alla cucina in un ambiente più riservato.

E allora cosa bisogna fare per lavorare come chef a domicilio?

Le opportunità sono molteplici perché si rientra nella categoria di ricerca per tutti quelli che vogliono organizzare a casa propria un pranzo o una cena speciale, che può prevedere tanti ospiti, o essere più comunemente una ricorrenza, o un’idea originale per cena romantica. Questa è altre sono tutte occasioni per chiamare uno chef a domicilio che avrà il compito di cucinare in via esclusiva per i clienti in base alle loro particolari esigenze.

Per diventare uno chef a domicilio ci scuole sicuramente una grande la passione per la cucina e una grande preparazione condita anche da un pò di innovazione e questo naturalmente si ottiene, oltre che con l’estro, frequentando scuole specifiche professionali.

Come funziona uno chef a domicilio?
Di solito dopo la selezione lo chef viene contattato dal cliente per definire gli accordi in base al giorno, all’orario e soprattutto rispetto al menù oltre a concordare e un preventivo per il servizio richiesto. Lo chef a domicilio avrà cure di accertarsi sull’attrezzatura presente nella cucina dove andrà a preparare il menù, andando a sopperire tutto l’occorrente mancante.

Tra i vari requisiti e adempimenti che uno chef a domicilio deve conseguire ci sono:

  • L’abilitazione per la somministrazione di alimenti e bevande (i corsi da seguire si svolgono in presso le Camere di Commercio, Confesercenti e Confcommercio);
  • Aver frequentato una scuola alberghiera o dei corsi di specializzazione (i corsi non sono obbligatori ma consigliati per aggiornarsi sui nuovi stili o nuove tecniche culinarie )
  • Avere lavorato per almeno due anni presso ristoranti o attività del settore della somministrazione di bevande e alimenti;
  • Aver partecipato al corso per alimentaristi presso la Asl di competenza territoriale per la conoscenza di tutte le norme igienico-sanitarie del settore;
  • Iscrizione alla Camera di Commercio;
  • Apertura della Partita Iva come libero professionista.

Infine non è obbligatorio, ma è consigliato, da chef a domicilio che già lavorano da qualche anno, stipulare una polizza per la responsabilità civile per la copertura di eventuali danni sia a cose sia a persone dato che si lavoro a casa altrui.

I costi di inizio attività e di gestione sono abbastanza contenuti rispetto ad aprire un locale da gestire in proprio. Per lavorare come chef a domicilio non è infatti indispensabile avere né un locale proprio, (niente spese di affitto e bollette), né sono richieste spese per elettrodomestici in quanto di fatto si utilizza la cucina del cliente.

Lo chef a domicilio inoltre può offrire anche altre servizi come ad esempio:

Servizio spesa
Cene a tema
Mise en place
Servizio sommelier
Corsi a domicilio di cucina, cake design e pasticceria.


Infine l’ultima domanda da porsi è: Quanto costa uno chef a domicilio?

Le parcelle degli chef a domicilio hanno un listino prezzi molto vario, si va da alcune centinaia di euro (possono bastare anche ad esempio 400-500 euro) fino a cene a costi molto elevati in cui si arriva sui 6000-7000 mila euro, questo nel caso di eventi speciali ed esclusivi.